Mi è stato chiesto (ANDIS) di intervenire in un seminario dedicato a Giancarlo Cerini.
Il mio rapporto con Cerini è sempre stato segnato da una complessa dialettica (spesso avevamo
opinioni e idee diverse…)
Non avrei comunque voluto dare al mio intervento il carattere di una “memoria addomesticata” e
tanto meno di una commemorazione tacendo di quella dialettica
Pensavo e continuo a pensare che il modo migliore per ricordare Giancarlo sia quello di trovare il
registro di comunicazione capace di sincerità per quella dialettica: una condizione di rispetto
proprio per la memoria autentica di ciò che Giancarlo è stato per me, e ha fatto per tutti noi
Cercando il registro comunicativo appropriato ho trovato una soluzione: Ho scritto una “lettera a
Giancarlo”
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